Finalmente il Giudice del Lavoro del Tribunale di Forlì ha ravvisato evidente e risarcibile il demansionamento nel progressivo svuotamento della struttura di supporto al dirigente stesso.
Nel caso di specie, si tratta di demansionamento subito da dirigente medico.
Ad esso era stato assegnato incarico di dirigere una struttura di un’azienda sanitaria. La dotazione di personale di quest’ultima era stata progressivamente ridotta fino ad essere azzerata, alla fine, non essendo rimasto alcun medico, in sostanza il dirigente… non poteva più dirigere!
Secondo il Giudice, lo svuotamento della struttura ”ha inevitabilmente coinciso con la svalutazione del ruolo di chi avrebbe dovuto organizzarne il lavoro in via esclusiva”.
Il Tribunale chiama ciò “svalutazione consapevole del ruolo del dirigente”.
Anzi, il Tribunale dice altresì che bene può il datore di lavoro dubitare della capacità di un proprio dirigente, “ma vi sono precisi strumenti per eventualmente correggere il proprio problema organizzativo, certo non può l’azienda lasciare il dirigente formalmente nelle funzioni conferitegli, e con le responsabilità del caso, senza assicurargli la funzionalità della struttura che deve dirigere”.
La svalutazione del ruolo in questo caso viene definita ed individuata come qualcosa di più del demansionamento, in quanto quest’ultimo può essere dovuto anche a ragioni squisitamente tecniche, contingenti.
Invece, la svalutazione del ruolo eccede la dimensione tecnica e coinvolge la posizione del lavoratore in azienda, denotando infatti il disinvestimento fiduciario da parte dell’azienda sulle capacità, non solo professionali, del lavoratore.
In tale caso vi è un chiaro danno professionale esistenziale risarcibile.
Dunque, tramite Lavoro Over 40, ed alla luce di quest’ultima innovativa sentenza, invitiamo tutti i lavoratori i quali stiano subendo, od abbiano subito, anche se poi il rapporto di lavoro si è concluso, un iter di questo genere (molto frequente ) a rivolgersi ai Legali per ottenere il giusto ed equo risarcimento.
Ricordiamo che la Associazione nell’ambito delle sue consulenze, mette a disposizione i professionisti di diritto del lavoro per seguire tale problematica ma anche altre legate alla contrattualistica.
La consulenza è riservata ai soci a particolari condizioni.