Articolo di Laura Paggi giugno 2022
La disoccupazione è senz’altro una delle più grandi piaghe del nostro Paese da almeno una ventina di anni a questa parte. Oltre al disagio economico che essa certamente comporta, vi è anche un risvolto psicologico non indifferente. Se per un giovane disoccupato può essere abbastanza semplice ricollocarsi, il problema sorge quando l’età supera i 35.
In un Paese in cui il contratto a tempo pieno a 600 euro al mese è più diffuso del Coronavirus nel 2020, il precariato è la regola e la disoccupazione alle stelle, il ragazzo non più troppo giovane si trova tagliato fuori dal mondo del lavoro.
Perché sopra i 40 anni non si trova lavoro?